Buongiorno società,
Sono Antonio Mariani, un ragazzo di diciotto anni che si appresta a fare la maturità classica in un liceo di Roma. Prima che possiate immaginare una figura inventata dalla vostra fantasia mi descrivo: sono alto 1.90 e molto magro, quasi da essere definito rachitico; ho un fisico atletico per via del mio passato da sportivo “professionista”. Il mio viso è mediterraneo, con occhi castani grandi, naso pronunciato, labbra carnose e una barba incolta che induce le persone a scambiarmi per un pakistano, oppure sono semplicemente le mie sopracciglia foltissime e poco curate. A questo possiamo aggiungere pantaloni di una tuta e qualsiasi maglietta di qualsiasi colore che non c’entri nulla con il pantalone e sono io.
Non penso di avere una storia o pensieri tanto diversi da molti dei miei coetanei, ma credo di poter cambiare sia me stesso che la società nella quale vivo, che uccide l’uomo e lo rende avido, privato della capacità di amare e obbligato a seguire le necessità degli altri.
Come avevo già detto in precedenza sono all’ultimo anno di liceo, in un 2015 dove l’Italia è in crisi economica e il futuro è incerto. Devo scegliere cosa diventare nella mia vita e in che modo servire lo stato e la società nella quale vivo, calcolando rischi e non rischiando per non fallire e morire: morire socialmente, economicamente e come individuo. Io non mi conosco e non so cosa vorrò essere, non ho certezze, se non la consapevolezza epicurea di voler essere felice. Ma come si può essere felici, se siamo schiavi del dovere, della servitù e del vivere in funzione di altri? Voglio scappare, evadere per stare a contatto con la natura e seguire il mio istinto, il dionisiaco lo definirebbe Nietzsche, e sentirmi vivo e nudo nella mia casa:il mondo.
Ho in programma di finire la maturità e mettermi lo zaino sulle spalle per intraprendere un’avventura stile “into the wild”, ma non a livello così estremo perché ho imparato dall’avventura di Supertramp che la felicità la troviamo quando è condivisa. Voglio partire da Roma, passare per Genova per poi raggiungere la Provenza e proseguire per il sud della penisola iberica fino ad arrivare a Sagres, in Portogallo, e risalire fino a Parigi; poi andare in quel di Berlino che sarà la tappa prima di Copenaghen. Sono quasi giunto alla metà del mio viaggio: la Scandinavia. Da qui seguirò l’Atlantic roda e la natura di questa penisola, cercando stabilità. Il ritorno non so per quando è previsto, né se è previsto.
Antonio
In bocca al lupo,Antonio
Il tuo viaggio affascina molto
Un sorriso da Mistral
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Crepi!! Spero vada per il meglio
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